l’Augusta National

Augusta National Golf Club
L’esclusivo club milionario a invito

Persino Bill Gates ha dovuto sudare a lungo prima di riuscire a ottenere l’iscrizione al prestigioso ”Augusta National Golf Club”. Alla fine degli anni ’90 pare che l’uomo più ricco del mondo avesse tentato di guadagnarsi l’ingresso al club finanziando una fondazione ad esso collegata e chiamando “Augusta” il nuovo palazzo di Microsoft; sembra che ciò non bastò per convincere gli altri membri ad accettarlo.

Il rifiuto avvenne perché la tessera deve essere offerta, non richiesta e l’insistenza di Bill gli aveva procurato diverse antipatie. Si narra anche che Gates fosse ritenuto un golfista troppo scarso e troppo giovane (all’epoca aveva poco più di 40 anni, mentre i membri dell’Augusta sono tutti anziani) e che fosse malvisto perché desiderava rendere pubblica la sua eventuale iscrizione, nonostante uno dei principi fondanti del Club sia l’assoluta discrezione.

Alla fine il magnate riuscì nell’intento, ma il suo faticoso successo non mette in discussione la rigidità delle regole di acceso al golf club più esclusivo del pianeta, che solo nel 1990 ha accolto il primo membro di colore e che tuttora non annovera donne fra i suoi membri.

Quella verso il sesso femminile è una discriminazione che nel 2002 ha messo l’Augusta al centro di una violenta polemica dopo che Martha Burk, presidente del Consiglio Nazionale delle Organizzazioni delle Donne, lo aveva accusato di sessismo. Il Presidente del Club – Hottie Johnson – rispose rivendicando il diritto di ogni circolo privato a strutturarsi come meglio crede e sottolineando che negli Stati Uniti esistono numerosissimi club e organizzazioni aperte a un solo sesso, quali le confraternite o i Boy Scout.

Il golf club esclusivo Augusta, rimane per le donne così un tabù, nonostante negli ultimi tempi la Commissione Olimpica Internazionale, stabilita l’ammissione del golf fra le discipline olimpiche a partire dal 2016, abbia ritenuto di dover riesaminare la pratica mondiale di questo sport per accertarsi che osservi la condizione fondamentale di essere esercitato “senza discriminazioni e con uno spirito di amicizia, solidarietà e fair play”.

A fondare l’Agusta, nell’omonima città dello Stato della Georgia (USA), fu nel 1933 l’ex campione di golf Bobby Jones, noto anche per il suo carattere piuttosto irascibile. Il Club ospitò da subito il “Master Tournament”, uno dei quattro major del golf professionistico.

Il campo (18 buche per 7435 yards di lunghezza, corrispondenti a quasi 7 chilometri), costruito su un’ex piantagione di indaco, è noto per la ricchezza della sua vegetazione al punto che alcuni degli alberi posti lungo il percorso sono diventati celebri.
Si ricordano in particolare “The Big Oak Tree” (una quercia di 150 anni d’età) e l’”Eisenhower Tree”, un pino protagonista di una storia singolare: il Presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower, membro dell’Augusta National Golf Club, lo aveva colpito talmente tante volte con i suoi tiri che un socio del Club, nel 1956, propose di abbattere l’albero. Ma l’allora presidente dell’Augusta, Clifford Roberts, respinse la proposta temendo che Eisenhower si sarebbe offeso.

Nell’elenco dei soci del Club è naturalmente altissima la percentuale di amministratori delegati(o ex tali) di aziende di primo piano nell’economia mondiale (da General Eletric, ad American Express, a Banck of America). A loro, come a tutti gli altri membri, è consegnato un esclusiva giacca verde con il logo dell’Augusta sul petto.

L’adozione di questa “divisa”, inconfondibile tanto quanto famosa in tutto il mondo golfistico, fu una decisione del co-fondatore Clifford Robinson, ansioso di assicurarsi che durante il Master i membri del Club fossero immediatamente riconoscibili dai visitatori. E in effetti, vista la caratura sociale ed economica dei soci, non si può certo correre il rischio che qualcuno commetta delle gaffe!

L’origine della tradizione legata alla giacca verde risale al 1937, quando venne per la prima volta consegnata ai soci dell’Augusta National Golf Club; dal 1949 essa viene donata al vincitore del celebre Masters (uno dei Major più importanti) ed è un riconoscimento estremamente ambito. Nel 1994 una giacca verde ufficiale – risalente con tutta probabilità agli anni ’50 e di cui non si conosce il proprietario – fu acquistata presso un mercatino dell’usato a Toronto per soli 5 dollari!
L’Augusta National Golf Club confermò l’autenticità del prezioso cimelio, anche se non ne svelò l’originaria appartenenza e le modalità con cui il prezioso trofeo fosse riuscito a migrare dalla Georgia all’Ontario. Il fortunato acquirente realizzò un colpo da maestro quando accettò di mettere all’asta il pezzo che, partito con un prezzo di partenza di 5000 dollari, fu venduto – dopo 35 rilanci – per la fantastica cifra di…139.348 dollari!!!

Fonte: TendenzialMENTE – https://www.tendenzialmente.com